Schemi motori 4 dummies
Quando si parla di movimento si sente spesso parlare di schemi motori, ma nello specifico cosa sono?
Da definizione:
“Gli schemi motori sono degli atti motori globali che quando avvengono portano una variazione di postura o una traslocazione nello spazio”
In parole semplici, nient’altro sono che dei movimenti che portano a un cambiamento della nostra postura senza movimento OPPURE portano il corpo a spostarsi nello spazio.
Sempre continuando con i paroloni:
“Gli schemi motori dinamici coincidono con movimenti derivanti da processi di apprendimento, automatizzazione e coordinazione di atti parziali che cominciano dalla nascita i quali sono condizionati dalle pregresse esperienze di movimento.”
Da questa frase cosa capiamo? Che gli schemi motori si realizzano grazie all’apprendimento di atti parziali (quindi movimenti più semplici) fin dalla nascita (quindi questo processo di apprendimento inizia da quando nasciamo) e sono condizionati dalle pregresse esperienze.
Tradotto: iniziamo ad imparare il movimento fin da quando siamo piccoli e ogni esperienza motoria si apprende passo-passo, e la somma delle nostre esperienze ci porta a completare e imparare schemi motori sempre più difficili e complessi. Per questo chi ha praticato tanto sport o si muove tanto è più facilitato nell’apprendimento di nuovi movimenti o schemi motori.
Gli schemi motori sono il risultato della coordinazione.
Schemi motori di base
Dato che esistono tanti schemi motori quanti gesti motori l’essere umano è capace di realizzare (ossia tantissimi) sono stati codificati come schemi motori di base dei movimenti di tipo innato dell’essere umano che rappresentano le fondamenta dove poi si andranno a costruire delle movenze sempre più complesse e specifiche. Alcuni esempi di schemi motori sono: deambulazione (camminata), gattonare, afferrare, lanciare, arrampicarsi ecc.
In relazione all’età
Dato che il bambino non è da considerarsi un mini-atleta bensì un essere in continua evoluzione è bene sapere come anche l’apprendimento della motricità avviene gradualmente; causa un sistema nervoso in continua maturazione ci sono età di riferimento in cui in genere il bambino sviluppa o meno un certo schema motorio.
Qua di seguito sono riportati i movimenti apprendibili in relazione all’età cronologica:
0-12 mesi: primi movimenti del capo, afferrare, gettare, stare seduto
1 anno : gattonare, rialzarsi, camminare
2 anni : correre, saltellare, rotolare, gettare con 2 mani, equilibrio su una base di 20 cm
3 anni : capovolta, correre 30 m, equilibrio su un piede, gettare su un bersaglio
4 anni : rialzarsi da seduto gambe incrociate, calcio football, saltare a piedi uniti
5 anni : combinazione lancio presa, salita alla pertica, slalom, orizzontale prona
6 anni : capovolta indietro, salti con la corda, salti in lungo/alto con rincorsa, lanci con rincorsa, prendere con una mano
7 anni : capovolta con rincorsa, lanci e prese in combinazione con la corsa, ruota e tentativi di verticale, corsa veloce sui 60 m, corsa 150 m
Tutto questo è di aiuto per chi allena, sia agli adulti che hai bambini, ma anche a CHI SI ALLENA, questo perché ci fa capire come la coordinazione ha sicuramente una parte genetica ma è fortemente influenzata dalle nostre esperienze, più faremo e più saremo capaci di imparare, meno ci muoviamo, più stiamo seduti e più diventiamo “imbranati”.
Mi raccomando muovetevi sempre!
Matteo
Vi lascio qui sotto anche un video dove si parla di coordinazione: buona visione
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