Perché fare i test?

In primis la risposta più immediata e ovvia è:

“per avere dei numeri su cui poi impostare un allenamento nella maniera corretta”

Tutti i personal trainer o i preparatori atletici parlano di allenamento personalizzato su misura per il cliente o l’atleta, ma solo chi testa può veramente fregiarsi di questo merito.

Distacchiamoci per un secondo dall’allenamento e parliamo di qualcosa di più facile comprensione per la persona media che non è avvezza all’allenamento: i soldi. Parlo di soldi perché bene o male è qualcosa con cui tutti abbiamo a che fare ogni giorno per tutta la nostra vita. 

Immaginate di voler iniziare a risparmiare qualcosa e decidete di mettere da parte il 20% delle vostre entrate: è secondo voi possibile fare una cosa del genere senza sapere qual è il vostro salario? Ovviamente no! Per poter sapere quanto mettere via ogni mese devo conoscere quanto percepisco e di conseguenza regolarmi.

Ecco un concetto così semplice viene totalmente dimenticato molto spesso quando si parla di allenamento, vi faccio qualche esempio:

  1. In palestra se vi allenate con i pesi sicuramente 4 cose dovete conoscere obbligatoriamente: n° di serie, n° di ripetizioni, Kg da sollevare, recupero. Il numero di ripetizioni e i kg sollevati sono strettamente collegati in quanto variando questi due parametri avremo adattamenti fisiologici differenti: va da sè capire che sollevare per 10 volte il 40% del proprio massimale è diverso dal sollevare per 10 volte il 70% del proprio 1RM. Eppure troppo spesso si leggono schede dove viene indicato il numero di serie e il numero di ripetizioni mentre il peso viene lasciato un po’ così “a sensazione” della persona. Questo porterà a tre casi: ci sarà la persona che si allenerà sottotono vuoi per pigrizia o per paura di aumentare il carico, ci sarà la persona che si allenerà con un peso superiore a quello necessario portandosi sempre al limite e avremo una piccola percentuale di persone che si troveranno ad allenarsi con un peso corretto. Tutto questo solo perché l’istruttore di turno non si è preso la briga di far provare un massimale al proprio atleta o cliente.
  2. Quando andate ad allenarvi in una sala spinning i termini “soglia” o “frequenza di soglia” o “allenarsi fuori soglia” sono usati, abusati e strausati, aggiungerei a mio parere giustamente! Questo perché la bicicletta o lo spinning permettono di allenarsi al meglio utilizzando un cardiofrequenzimetro in modo da rimanere in determinate zone di frequenza cardiaca durante la lezione, così facendo l’istruttore può impostare l’allenamento nella maniera ottimale.

Come nel caso della palestra c’è un problema però: ti viene detto di allenarti in una determinata zona cardiaca, il problema è che moltissime persone e/o istruttori non conoscono la loro frequenza cardiaca massima, allenandosi molto spesso in zone errate.

Torniamo ora a discutere del perché è necessario fare dei test.

Abbiamo visto quindi come sia impossibile stilare un programma di allenamento corretto senza avere i dati iniziali dello stato di forma, il test è importante per gli allenatori quanto una corretta diagnosi lo è per i medici: è impossibile azzeccare una terapia partendo da una diagnosi sbagliata.

Oltre ad un fattore prettamente prestazionale il fare i test sono importanti anche per almeno altri due motivi:

Motivazione e autostima

Motivazione:

Soprattutto per chi non è uno sportivo agonista il test è una grande fonte di motivazione perché ti fa vedere esattamente quanto e come sei migliorato o peggiorato. Mentre chi fa gare vede dalle vittorie o dalle sconfitte come sta procedendo la sua preparazione lo sportivo amatoriale non ha questo tipo di riferimento e quindi viaggia molto “a sentimento”, ossia ci sono giornate in cui si sente in forma e spaccherebbe il mondo mentre ci sono altri giorni dove si sente demotivato e scarico. Purtroppo (o per fortuna) le sensazioni non c’entrano niente con lo stato di forma: basta un bel sonno ristoratore, una bella giornata e una bella notizia al lavoro per farci sentire carichi e motivati ma ciò non significa essere allenati. Viceversa venire da un programma di allenamento molto duro ci da la sensazione di essere scarichi, oserei dire spompati ma non è detto che ciò si rifletta nella prestazione, molte volte siamo scarichi a livello mentale e di stress, non di fisico.

Dico questo perché negli anni sia su di me che su numerosi clienti è capitato molte volte di battere dei propri record o personal best nelle giornate dove ci si sentiva più scarichi, dove la sensazione interna sarebbe stata quella di non allenarsi. Senza una corretta programmazione probabilmente l’uomo comune non si sarebbe allenato e di conseguenza si sarebbe perso una delle sue migliori prestazioni.

Inoltre aggiungo che per chi non fa gare e non compete il test rappresenta la gara. In questo modo anche chi si allena in maniera amatoriale ha comunque la motivazione di alzarsi prima per andare a correre o fermarsi in palestra appena finito il lavoro, rimanendo disciplinato e non cedendo alla tentazione della pigrizia.

Autostima

Questo è un fattore che viene secondo me molto sottovalutato ed è in realtà uno dei più importanti. Oggi giorno la maggior parte delle persone vive con una bassa autostima e credetemi quando dico che questo vale sia per chi si trova in condizioni di disagio fisico (obesità o sottopeso) sia per chi ha un fisico scultoreo, la mancanza di autostima non risparmia nessuno: belli, brutti, ricchi o poveri. Non entro nel merito di discutere il perché sia così, prendo solo atto di questo problema e a mio modo cerco di trovare una soluzione a riguardo.

I test rappresentano un boost incredibile per l’autostima sia che questi vengano superati a pieni voti sia che vengano tremendamente falliti e ora vi spiegherò il perché prendendo per esempio il test sull’ora di corsa:

una volta che avete finito il tutto ci sono due possibilità: o avete battuto il vostro record oppure no, difficilmente farete un tempo esattamente uguale al vostro PB (personal best). Nel caso in cui avete battuto il record in un nanosecondo vi sentirete in cielo, un senso di onnipotenza vi pervaderà perché i vostri limiti sono stati superati e di conseguenza nuovi obbiettivi sono apparsi all’orizzonte, nonostante la stanchezza e il fiatone siete la persona più contenta del mondo e tutti i problemi del mondo vengono annichiliti in una frazione di secondo.

Una cosa ancora più incredibile accade se non battete il record! È vero che una parte di voi è triste perché in fondo speravate di riuscire nell’impresa (sia che vi siate allenati oppure no, si sa che la speranza è l’ultima a morire) ma immediatamente vi capiterà una cosa meravigliosa: inizierete a camminare a testa alta e anche in questo caso tutti i problemi del mondo spariranno…

Perché questo? Perché nonostante tutto vi siete messi in gioco, avete dato tutto e di più non potevate fare, mentre la maggior parte delle persone si defila e non si mette mai alla prova voi avete dimostrato che siete fatti di una pasta diversa e non importa com’è andato il risultato: quello che non siete riusciti ad ottenere oggi lo otterrete sicuramente più avanti.

L’autostima non si costruisce con il corpo perfetto, la bellezza o la ricchezza, bensì la si forma con le sfide, il mettersi in gioco e il provarsi.